"In una ipotesi di lettura circolare del tempo, dove ogni istante rappresenti il passato ed il futuro di se stesso, l'opera complessiva di Achille Perilli merita dunque di essere letta unitariamente, in una contemporaneità assoluta, in un tentativo di somma e riassunto della molteplicità di esperienze che lui ha criticamente e plasticamente attraversato. La sua immaginazione non riproduce il reale ma costituisce il fulcro di una energia, di una potenza creatrice inscritta nei luoghi fisici di una "insana geometria", insana e purissima al di là e forse al di sopra delle formulazioni classicamente euclidee, perchè, come sostiene Paul Klee, l'immaginazione non riproduce il visibile ma rende visibile ciò che senza di lei resterebbe nell'ombra o nel nulla." Massimo Riposati |