A cura di Flaminio Gualdoni e Alberto Pellegatta, la rassegna propone un percorso parallelo fra arte e poesia, attraverso le opere di alcuni tra i maggiori artisti italiani del Novecento che più o meno continuativamente si sono espressi anche attraverso la parola poetica, indagando forme e cadenze della stessa o, più semplicemente, utilizzando la scrittura come uno studio preparatorio, un bozzetto.

Venticinque i pittori e gli scultori selezionati dai curatori: Ardengo Soffici, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Francesco Cangiullo, Arturo Martini, Filippo De Pisis, Mino Maccari, Scipione, Francesco Messina, Luigi Bartolini, Fillia, Regina, Ottone Rosai, Farfa, Fausto Melotti, Luigi Broggini, Umberto Bellintani, Toti Scialoja, Emilio Tadini, Ruggero Savinio, Alberto Ghinzani, Emilio Villa, Ugo Carrega, Roberto Sanesi e Vicenzo Agnetti.

Di ciascun artista sono esposte almeno due opere - provenienti da importanti collezioni pubbliche e private - che rispecchiano, per quanto possibile, il periodo cronologico stilistico a cui anche le composizioni si riferiscono.
In mostra anche manoscritti originali.
Un'occasione unica di ritrovare tutti insieme testi dispersi in edizioni introvabili e riconoscere in questi versi la pittura e la scultura di alcuni autori.