A trent'anni dalla prima edizione di "Fotografia e inconscio tecnologico" di Franco Vaccari, e dopo trent'anni di attività, Dryphoto arte contemporanea ha organizzato una tavola rotonda e chiama a confronto varie personalità del mondo dell'arte per confrontarsi sulla specificità del mezzo fotografico.
Franco Vaccari elabora il concetto di inconscio tecnologico già alla fine degli anni Sessanta partendo dalle problematiche dell'arte di quel periodo. Il 1979 è un anno importante per la fotografia in Italia perché vede per la prima volta un grande evento: Venezia '79: La fotografia, una manifestazione a carattere internazionale composta da mostre, conferenze, laboratori, che ottiene una grande attenzione da parte degli operatori del settore e del pubblico e che sollecita l'avvio di numerose attività intorno alla fotografia fino ad allora, in Italia, assai esigue.
La terza edizione di Fotografia e inconscio tecnologico, pubblicata da Einaudi nel 2011 a cura di Roberta Valtorta, contiene anche altri scritti di Franco Vaccari dedicati alla fotografia, scritti che hanno notevolmente influito sulla fotografia italiana.
Questi i relatori invitati alla tavola rotonda: Franco Vaccari artista, autore di numerosi testi a carattere teorico, dei quali alcuni dedicati alla fotografia; Roberta Valtorta direttore scientifico del Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo, primo ed unico museo pubblico di fotografia in Italia; Pier Luigi Tazzi curatore del progetto Spread in Prato dal 2002, Matteo Chini docente di Fenomenologia delle arti contemporanee all'Accademia di Belle Arti di Carrara; Lorenzo Bruni curatore selezionatore per l'edizione 2010/2011 del Premio Furla 2010/11; Alba Braza Boïls co-direttrice del progetto no profit Otro Espacio, Valencia, Spagna. Coordinatore del convegno Sauro Lusini che al 1980 a 2009 è stato responsabile dell'Archivio Fotografico Toscano.

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