Oggi ci teniamo in forma creandoci benessere etico, culturale ed estetico con " L'opera, non altro" che è il titolo tautologico, rigoroso e sano della mostra di Bruno Ceccobelli a Roma da Simona Marchini che unisce con una sana logica sentimentale e non mercantile due cervelli pensanti con intelligenza emotiva e uniti da un potente ed intellettuale rapporto amicale.
Questa unione lancia un messaggio bene augurante sulle potenzialità di andare controcorrente alla riscoperta di sani valori interpersonali umani, intellettuali e culturali da contrapporre in maniera solida e anche romantica, al prepotente consumismo negativo e spietato del mercato di oggi dell'Arte...
In questo piccolo testo di Simona Marchini che fa da preambolo alla mostra, c'è del pathos che unisce lo spessore culturale di un autentico grande Artista fuori per scelta di chi è sicuro di se stesso dai riflettori artificiali e modaioli del mercato, che torna ad esporre dopo 10 anni a Roma e la sensibilità ed empatia di una Donna intelligente e perbene che ha creato sempre con discrezione soltanto positività anche culturale.
(Antonio Martino)
Simona Marchini
"Rivedere qualcuno a noi caro e familiare può sembrare un incontro scontato, ma in realtà non è mai così...
Per questo la vita continua a sorprenderci!
Conosco Bruno Ceccobelli da molti anni, e il tempo delle vibrazioni del cuore è sempre sorprendente.
Dopo un lungo periodo ci siamo ritrovati e ho avvertito un palpito del cuore inaspettato e antico, esattamente come la prima volta che bussai timidamente alla porta del suo studio al Pastificio Cerere.
Fu subito "contatto", fu subito calore.
Parlammo, ci intendemmo, capimmo, non saprei spiegarlo..
So solo che amai profondamente la sua arte e la sua ospitalità.
Ritrovarlo oggi ha riattivato quel percorso emotivo e sentimentale, come se il tempo del sentire non avesse confini. Parlando a lungo del suo lavoro durante la visita alla sua mostra Ceccobelli anni '80 a Todi, nel cuore e nella mente si aprivano paesaggi ideali e spirituali, complici e sorprendentemente simili.
La fraternità è qualcosa di estraneo rispetto ai tempi e ai modi con cui avvengono le cose."
Bruno Ceccobelli
"Essere contemporanei per me vuol dire essere veri e dignitosi, appunto onesti. Non è così la società capitalistica di oggi in cui tutto è calcolo, tecnologia, è sfruttamento dell' incompetenza degli altri.
Vedi, la forza della mia pittura sta nel fatto che essa sia un lavoro onesto perché pensato, lavorato, costruito. La sua forza appartiene a un lavoro regale, è la via regale della vita.
Per me, è molto importante la connessione del tempo nella storia. Mi alimento ancora e molto dell'arte, da quella primordiale a quella che è fonte della mia memoria e della terra in cui vivo: il medioevo gotico, la luce dei bizantini in Italia, la voce delle laudi jacoponiche.
Io dipingo per spostare le ombre interne, per modificare l'interno dello sguardo. No, non si possono cancellare le ombre. L'alchimia mi ha insegnato la necessità, la conciliazione degli opposti: l'androginia, che ho tanto studiato, mi ha detto che le ombre e le luci si chiamano, sono reciproche.
Ho fatto molte opere sul tema, perché la luce, che è anche ombra, continui a illuminarci." |